Essere un freelance è bello. Il senso di libertà, la possibilità di scegliere, gli orari flessibili (quando servono perché l’anarchia non può essere un metodo di lavoro), la possibilità di un #ufficioingiro quando se ne ha voglia.
Però questo significa anche avere sempre con sé lo stretto indispensabile a gestire imprevisti e tamponare tempi morti (attese di mezzi pubblici, code alla posta e dal medico, emergenze vere o presunte dei clienti, ecc…). E se sei donna hai anche “l’aggravante” di portarti dietro il kit di sopravvivenza fatto da…beh praticamente mezza casa. Fortunatamente nella borsa non ci sta.
Ecco quindi cosa contiene la mia borsa indipendentemente che abbia con me pc, organizer grande e libri cartacei:
- Portatutto di sopravvivenza: in una tasca un minikit beauty con fondotinta minerale, pennello, matita e rossetto, burrocacao, crema mani, salviettine deodoranti, spazzola. Nell’altra tengo la BIC-pennino digitale, chiavi di casa dei miei e il gancio portaborsa. Nelle tasche esterne specchio, kit manicure, fazzoletti e caramelle
- Biglietti da visita: non sapete quando vi capiterà davanti il contatto professionale della vita!
- Smartphone: io ho l’iPhone 6 Plus. Ho su tutte le app di gestione social, mail, monitoraggio, applicazione kindle per quando non lo porto con me e pure qualche giochino per quando non sono ispirata. Ovviamente il tutto contornato dalle app per la fotografia mobile e dal mio fedele Spotify.
- Agenda pocket: perfetta per gli appuntamenti e per note specifiche magari per i clienti. Con penna 4 colori e post it in tre formati ovviamente
- Moleskine: la mia fedele e inseparabile moleskine dove appunto tutte le idee e le cose personali. Dal post per il blog (quando non uso Evernote) alla lista della spesa passando dagli schizzi di ispirazione.
- La pochette tecnologica: cavi, adattatori, spinde, hotspot portatile…tutto trova casa qui.
- Occhiali da sole: soffro di aura emicranica e arrivare da un cliente senza riuscire a vederlo per colpa della luce troppo forte durante il tragitto non è una bella cosa
- Portafogli: e qui non credo ci sia bisogno di spiegazioni.
A volte si aggiunge un caricabatterie portatile se non sono certa di avere una presa a cui ricaricare lo smartphone in emergenza. Ma è sempre più raro visto che ho la presa in auto.
E non crediate che la borsa pesi molto! La porto tranquillamente in giro tutto il giorno senza fastidio nonostante contenga un piccolo ufficio portatile.
Sarà che detesto i tempi morti, sarà che amo il mio lavoro, le relazioni umane e scrivere, ma senza mi sentirei persa.
E voi a cosa non rinunciate nella vostra borsa da freelance?